Eddie Vedder

Ukulele Songs - Eddie Vedder
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BIOGRAFIA
Eddie Vedder è una delle grandi icone del grunge, un musicista creativo e sensibile, la cui voce si divide fra momenti rock e altri più intimistici. Infanzia e adolescenza non sono delle più serene per Edward Louis Severson III, nato a Chicago nel 1964. Primo di quattro fratelli, cresce fra Illinois e California, vittima di un padre adottivo violento ed assente. E nel 1980, non appena i genitori divorziano, decide di cambiare cognome, appropriandosi di quello materno.

L'incontro con la musica per Eddie Vedder avviene a 12 anni, quando riceve in dono dalla madre la prima chitarra. Ma è a metà degli anni '80 che le cose iniziano a farsi serie. Cruciale è l'incontro con il nucleo dei Pearl Jam ed il trasferimento a Seattle, città simbolo del grunge.


EDDIE VEDDER E LE 2 ANIME DEI PEARL JAM

L'esordio con i Pearl Jam è datato 1991 ed è memorabile. L'album si chiama "Ten" e contiene alcuni fra i pezzi simbolo della band: "Even flow", "Alive" e "Jeremy". Già è ben forgiato lo stile alla base del percorso dei Pearl Jam, fra episodi rock potenti e dolci ballad, approccio che porterà la band a vendere più di 60 milioni di dischi nel Mondo.

Gli anni '90 rappresentano il periodo d'oro del gruppo di Seattle, che si va ad affiancare agli altri 2 pesi massimi del grunge: Nirvana e Soundgarden. Si susseguono album di grande spessore, fra cui spiccano "Vitalogy" e "No code". Eddie Vedder guida una formazione strepitosa, composta da musicisti capaci di prendere il rock e trasformarlo in qualcosa di nuovo.


EDDIE VEDDER ED IL CINEMA: LA COLONNA SONORA DI INTO THE WILD

Parallelamente al percorso intrapreso coi Pearl Jam, Eddie avvia alcune collaborazioni da solista che lo avvicinano al mondo del cinema. Scrive, infatti, alcuni pezzi per la colonna sonora di "Dead man walking" nel '95 e di "I am Sam" nel 2002.

Ma il lavoro più ambizioso è rappresentato dalla soundtrack di "Into the wild", film del 2007 diretto da Sean Penn. I pezzi scritti da Eddie Vedder sono intensi e commoventi, vero specchio delle vicende che si consumano sulla pellicola. Musica e immagini sono un tutt'uno e la profonda voce baritonale dell'artista ci conduce in questo viaggio, accompagnata quasi per intero dalla sola chitarra acustica. Brani come "Society", "Hard sun" e "Guaranteed" sono le perle di un album che può definirsi capolavoro.


UKULELE SONGS: RITORNO ALL'INTIMISMO

Dopo "Into the wild", il ritorno di Eddie Vedder coi Pearl Jam è scandito dall'uscita di "Backspacer", nel 2009. Due anni dopo la band compie 20 anni e celebra l'anniversario con "Pearl Jam Twenty", documentario girato da Cameron Crowe che ne racconta la carriera. Ma il genio creativo di Eddie Vedder è senza sosta e, sempre nel 2011, dà alle stampe "Ukulele songs", secondo lavoro solista dell'artista, seguito dopo 2 mesi dal DVD live "Water on the road".

In "Ukulele Songs", le atmosfere si fanno di nuovo intime, leggere e delicate. Eddie si accompagna al solo ukulele e scrive pezzi dal grande impatto emozionale come "Longing to Belong". Ma a stupire è la bellissima cover di "Dream a little dream", dolce e quasi sussurrata.

Oggi, a più di 25 anni di distanza dall'esordio, l'artista continua a calcare i palchi di tutto il mondo, portando in giro la propria musica e dando alla dimensione live un ruolo imprescindibile.