Tommaso Starace

BIOGRAFIA
Sassofonista italo-australiano, Tommaso Starace è nato a Milano e da anni risiede ed opera a Londra. Dirige stabilmente due quartetti, uno italiano (con Michele Di Toro al piano, Attilio Zanchi al basso e Tommaso Bradascio alla batteria: la formazione che troviamo in “Simply ‘Marvellous’”), e uno inglese con Frank Harrison al piano, Laurence Cottle al basso elettrico e Chris Nickolls alla batteria, con cui lavora regolarmente in festival e club in Inghilterra, Italia e Svizzera.
Tommaso ha registrato a suo nome sei CD: 'Simply Marvellous - Celebrating the Music of Michel Petrucciani' segna nel 2012 il suo esordio su EmArcy, storico marchio per il quale mezzo secolo fa incise anche il suo idolo e modello Julian Adderley. Ed è proprio lo swing e il groove che Tommaso trova in Cannonball a portalo a prediligere e ammirare suoi colleghi della scena contemporanea come Joshua Redman, Kenny Garrett, Stefano Di Battista, Rosario Giuliani.

Appassionato di cinema e fotografia in bianco e nero, ammira l’arte di un maestro come Ennio Morricone sulle cui composizioni ama spesso ritornare, e nel 2004 ha avuto la ventura di collaborare con il compositore premio Oscar Dario Marianelli ('Orgoglio e Pregiudizio', 'Espiazione’). Sul fonte della fotografia, nel 2005 ha registrato un CD interamente dedicato alle foto del celebre fotografo Magnum Elliott Erwitt: otto composizioni ispirate ad altrettanti celebri scatti. È poi seguito (dopo il già citato esordio su etichetta EmArcy “Simply Marvellous!”, in cui al quartetto si univa come ospite Fabrizio Bosso) l’articolato progetto dedicato al 'Cartier Bresson italiano' Gianni Berengo Gardin: l’album “Italian Short Stories” (del 2014) lo ha visto di nuovo alla testa del quartetto, questa volta con la collaborazione di Paolo Fresu.

Nel corso della sua carriera ha collaborato con Jim Mullen, Roger Beaujolais (ospite in “Simply ‘Marvellous’”), Liam Noble, Jonathan Gee, Laurence Cottle, Jean Toussaint, Kenny Wheeler, Norma Winston, Paolo Pellegatti, Attilio Zanchi, Tino Tracanna, Gianni Giudici, oltre ai già citati Paolo Fresu Fabrizio Bosso.

'...Anyone who has experienced a glissando of language on the streets of Italy will understand the utter exuberance with which Italian-born Starace attacks and runs with the language of music'. (Paul Medley - The Oxford Times)

'..Tutto è molto preciso, intenso, in alcuni momenti affascinante, con il leader che sa come muoversi sulla ritmica con assoli che ne svelano l'assoluta padronanza dello strumento e una tecnica invidiabile dotata di un fraseggio rapido, lucido, tagliente. Ogni sua nota colpisce nel segno, ma non solo, rivela anche capacità di leadership notevoli e grande senso organizzativo'. (Alessandro Carabelli - Jazzitalia)

'..The promising Starace seems to be revealing his mot personal voice in the full-on music.' (John Fordham - The Guardian)

'Signor Starace is a shrewd operator. He plays altoand soprano sax with impressive post-Parkerian felicity and italian flair. (Jack Massarik- The Evening Standard)

(Photo by Walter Miglio)