Gianni Bardaro

BIOGRAFIA
Gianni Bardaro

Nasce a Formia. Il padre batterista amatoriale, lo stimola ad iniziare gli studi musicali all'etá di 11 anni. Dopo aver inizialmente vissuto l´esperienza bandistica, inizia ad esibirsi professionalmente e a studiare il linguaggio bebop. A 15 anni intraprende gli studi classici ed approfondisce lo studio del jazz presso il Conservatorio O. Respighi di Latina, dove conseguisce il diploma. Studia e collabora con Bob Mover ed Agostino Di Giorgio, frequenta numerosi seminari e workshop (con Fabrizio Sferra, Danilo Rea, Giovanni Tommaso, Maurizio Gianmarco), e contemporaneamente perfeziona la tecnica classica: viene invitato a suonare con l'Orchestra Filarmonica di Plovdiv in un concerto con e per Goffredo Petrassi.
A partire dal 1999 studia al Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli con Attilio Zanchi e Bruno Tommaso, diplomandosi in musica jazz, ancora una volta con il massimo dei voti. Il periodo partenopeo lo vede al fianco non solo di Tommaso, ma anche di Maria Pia De Vito, Pietro Condorelli, David Boato, Francesco e Pierluigi Villani, Alberto D'Anna, Salvatore Tranchini e del già citato Di Giorgio. Nel 2001 ottiene un´importante borsa di studio dall'Associazione Giovani Artisti Italiani e poco piú tardi viene ammesso al Rytmisk Musikkonservatorium di Copenhagen, dove studia sotto la guida di alcuni dei migliori musicisti danesi e frequenta seminari con numerosi musicisti di rilievo internazionale. Nel 2002 si stabilisce definitivamente a Copenhagen, dove nel 2003 lavora per il canale televisivo pubblico DR2 e in on’occasione suona anche per la Famiglia Reale danese.
Collabora quindi con molte formazioni locali e come leader partecipa in numerosi festival, tra i quali il Copenhagen International Jazz Festival, l’Aahrus International Jazz Festival e il Nova Festival. Parallelamente inizia un periodo di sperimentazione con l’elettronica che apre i suoi orizzonti compositivi. Nel 2007 il progetto Gianni Bardaro Sinestetic Jazz ottiene finalmente un riconoscimento internazionale con la pubblicazione del CD di debutto "Overflow", che riceve un immediato e lusinghiero plauso della critica e dei media. Nello stesso anno partecipa al Progetto Balticness fondato e promosso dalla Comunità dei Paesi Baltici (CBSS) e dal Ministero degli Esteri della Repubblica di Latvia, suonando all´Opera House di Riga. Partecipa poi come leader ai festival internazionali jazz della Colombia e Panamá, condividendo il palco con artisti come Ron Carter, Mike Stern, Arturo Sandoval, Toquinho, Jeff "Tain" Watts, Chano Dominguez, Erik Truffaz, Samuel Torres, John Benitez. Nel 2009 è co-leader del progetto cross-over FINISDUO e pubblica il CD "Phil Woods Sonata": il CD finisce nelle mani del dedicatario Phil Woods, il quale nelle liner notes della riedizione dell'album definisce l’esecuzione della Sonata come ”definitiva”. È quindi il turno del nuovo CD in veste di leader ”Soul Blueprint” registrato a New York, ospiti il Multi Grammy®-Award Randy Brecker ed il percussionista colombiano Samuel Torres.